mercoledì, agosto 31, 2005
Il vostro agente a San Remo
Un assolato pomeriggio di fine agosto, il sindaco in vacanza, la città dorme. Si stagliano in piazza Colombo le sagome di tre loschi figuri: l'autore del capolavoro misterioso, il giallista più venduto d'Italia e un personaggio de "L'intagliatore di noccioli di pesca". Non lasciarti ingannare dalla loro simpatia, gli autori sono esponenti di peso della potentissima yakuza letteraria. Il rendez-vous non poteva che essere nella casbah, dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi.
Nella piazzetta echeggiano classici pop, da Morandi a Murolo. Dentro, la sala è stracolma. Aspettando la fine del quarto d'ora accademico, allo scoccare del quale si potrà entrare in scena, alla nostra tavola continuano a presentarsi scaglionati letterati e politici, generando un sali-scendi e una presentazione dietro l'altra come in un film di Buñuel. Durante lo show una serie di considerazioni un sacco condivisibili su letteratura e mondo, sui luoghi comuni dei romanzi (e non solo) italiani, su "quel trombone di Calvino", e anticipazioni e retroscena e gag (più o meno criptiche).
L'autore del capolavoro misterioso (misterioso soprattutto per chi abita in Liguria) definisce la propria opera, contravvenendo alle regole del buon venditore, "una mappa per un labirinto con le pareti che si muovono", il giallista più venduto parla di urbanistica e mutazioni antropologiche ed entrambi riconoscono la ritrovata necessità degli scrittori italiani di affrontare il rappporto con il proprio habitat e la propria storia. Scroscianti applausi dall'ottimo pubblico. A seguire rinfresco a base di salatini, torta verde e sardenaira fatta come-Dio-comanda.
Un assolato pomeriggio di fine agosto, il sindaco in vacanza, la città dorme. Si stagliano in piazza Colombo le sagome di tre loschi figuri: l'autore del capolavoro misterioso, il giallista più venduto d'Italia e un personaggio de "L'intagliatore di noccioli di pesca". Non lasciarti ingannare dalla loro simpatia, gli autori sono esponenti di peso della potentissima yakuza letteraria. Il rendez-vous non poteva che essere nella casbah, dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi.
Nella piazzetta echeggiano classici pop, da Morandi a Murolo. Dentro, la sala è stracolma. Aspettando la fine del quarto d'ora accademico, allo scoccare del quale si potrà entrare in scena, alla nostra tavola continuano a presentarsi scaglionati letterati e politici, generando un sali-scendi e una presentazione dietro l'altra come in un film di Buñuel. Durante lo show una serie di considerazioni un sacco condivisibili su letteratura e mondo, sui luoghi comuni dei romanzi (e non solo) italiani, su "quel trombone di Calvino", e anticipazioni e retroscena e gag (più o meno criptiche).
L'autore del capolavoro misterioso (misterioso soprattutto per chi abita in Liguria) definisce la propria opera, contravvenendo alle regole del buon venditore, "una mappa per un labirinto con le pareti che si muovono", il giallista più venduto parla di urbanistica e mutazioni antropologiche ed entrambi riconoscono la ritrovata necessità degli scrittori italiani di affrontare il rappporto con il proprio habitat e la propria storia. Scroscianti applausi dall'ottimo pubblico. A seguire rinfresco a base di salatini, torta verde e sardenaira fatta come-Dio-comanda.
sabato, agosto 27, 2005
STAMPA E REGGIME/4 - Speciale primarie
La rassegna stampa di Diderot blog
La rassegna stampa di Diderot blog
La novità destinata a sconquassare gli equilibri del centrosinistra arriverà nei prossimi giorni sotto forma di manifesti sei metri per tre nelle più grandi città italiane: sopra vi sarà stampato il volto, da decenni celato al mondo, di Thomas Pynchon. "Mi candido alle primarie. Ci voglio mettere la faccia. Ce la posso fare. E' un progetto in cui credo".
La notizia era già apparsa su Mc Sweeney's ma non era stata presa sul serio, ora che il problema della cittadinza è stato risolto, grazie all'aiuto dell'ex manager di Recoba, provando la parentela con Tommaso Pincio un numero straordinario del neonato XL di Repubblica conferma e offre in esclusiva un'intervista.
Numerose le reazioni: il Manifesto titola "Sfacciato", sente puzza di riformismo e critica, i girotondi si spaccano in cinque correnti (chi critica il metodo, chi il merito, chi il momento, chi la foto, chi critica tutti gli altri), i cosiddetti liberal dell'Unione teme, nell'ipotesi non tanto remota di una vittoria (a suo sostegno c'è un appello firmato da Lidia Ravera ed Eugenio Scalfari), un ritorno dell'antiamericanismo. Farà invece discutere lo scoop del Foglio, che andando a frugare nel passato di Pynchon ha trovato una lettera con la quale il giovane Thomas si congratulava con il senatore Mc Carthy per l'ottimo lavoro.
La notizia era già apparsa su Mc Sweeney's ma non era stata presa sul serio, ora che il problema della cittadinza è stato risolto, grazie all'aiuto dell'ex manager di Recoba, provando la parentela con Tommaso Pincio un numero straordinario del neonato XL di Repubblica conferma e offre in esclusiva un'intervista.
Numerose le reazioni: il Manifesto titola "Sfacciato", sente puzza di riformismo e critica, i girotondi si spaccano in cinque correnti (chi critica il metodo, chi il merito, chi il momento, chi la foto, chi critica tutti gli altri), i cosiddetti liberal dell'Unione teme, nell'ipotesi non tanto remota di una vittoria (a suo sostegno c'è un appello firmato da Lidia Ravera ed Eugenio Scalfari), un ritorno dell'antiamericanismo. Farà invece discutere lo scoop del Foglio, che andando a frugare nel passato di Pynchon ha trovato una lettera con la quale il giovane Thomas si congratulava con il senatore Mc Carthy per l'ottimo lavoro.
giovedì, agosto 25, 2005
La satira non ha padroni, quindi sta bene sotto ogni padrone
"Non c'è solo Nanni Moretti col suo misterioso Caimano che parla e sparla del presidente del Consiglio. Anche Dino Risi, uno dei padri della commedia (a 89 anni è patriarca) ha scritto di recente un soggetto dal provvisorio titolo L'arrampicata in cui Berlusconi si riconosce lontano un miglio. E l'ha anche fatto leggere a qualche produttore. «Ridevano come matti: bello, divertente, bravo. Ma poi si facevano pensierosi: però, pensaci, come facciamo?». Risi la prende con filosofia. «Ci ho pensato, L'unico che potrebbe davvero produrre il film è proprio Berlusconi: è spiritoso e ama il cinema, come il calcio, tutto ciò che attira le masse. E' che ora ha altro cui pensare »". Perfetto contraltare a "Una vita difficile".
Corriere della sera
Corriere della sera
mercoledì, agosto 24, 2005
Ambrogio Fogar (1941-2005)
«Io credo in Dio. Ogni volta che sono arrivato prossimo al limite ho anche pensato che Dio, in qualche modo avrebbe finito per manifestarsi. Sulla zattera lo imploravo di farmi accettare serenamente la nostra sorte, di non lasciare che ci prendesse la disperazione. Ma non capisco perché nel suo nome si debba bloccare la ricerca».
Corriere della sera
«Io credo in Dio. Ogni volta che sono arrivato prossimo al limite ho anche pensato che Dio, in qualche modo avrebbe finito per manifestarsi. Sulla zattera lo imploravo di farmi accettare serenamente la nostra sorte, di non lasciare che ci prendesse la disperazione. Ma non capisco perché nel suo nome si debba bloccare la ricerca».
Corriere della sera
martedì, agosto 23, 2005
lunedì, agosto 22, 2005
22.
domenica, agosto 21, 2005
Link
"Foto pornografiche in cambio di terrificanti immagini di cadaveri. Il macabro scambio avviene su Internet tra un sito ad alto tasso erotico e i soldati statunitensi in Afghanistan e in Iraq. I militari vengono invitati a spedire i loro terribili scatti di corpi mutilati, carbonizzati, smembrati dalle esplosioni, promettendo in cambio l'accesso gratuito a diverse sezioni "proibite". Il risultato è una galleria degli orrori, segnalato da un blogger italiano, il cui nickname è Staib, che ne ha parlato diffusamente sul suo blog e su diversi portali di controinformazione."
Visto che difficilmente metteranno il link, vi segnalo che il blog italiano in questione è Ohiblòg.
Repubblica, Ohiblòg
Visto che difficilmente metteranno il link, vi segnalo che il blog italiano in questione è Ohiblòg.
Repubblica, Ohiblòg
SCHUMPETER/2
Supplemento economico di Diderot blog
Supplemento economico di Diderot blog
Nel prossimo romanzo di Ian McEwan er sindaco Walter Veltroni avrà una piccola parte, e vista la stima che ha per lo scrittore inglese (Bambini nel tempo è il suo romanzo preferito) si tratta proprio di un bell'omaggio, senza dubbio, ma pur sempre di un sindaco si tratta, un vip insomma, e tra i più succubi della settima come delle altre arti.
Sono invece molto meno note le persone in carne e ossa che, sotto forma di personaggi, popolano "L'intagliatore di noccioli di pesca" di Nico Orengo, che non solo si lascia andare alla fantasia rothiana di fare di se stesso un personaggio ma commette lo sbaglio di usare per il protagonista il cognome di un noto boss locale, impedendo una reale e totale immedisimazione del lettore che sia a conoscenza di questo scherzo.
Al contrario, l'uso di un nome di una persona reale all'interno di un'opera può essere usato a guisa di vendetta: è il caso di "quella testa di cazzo di Gramellini" (in onore a Massimo G. del quotidiano La Stampa, titolare di una rubrica simile all'Amaca di Michele Serra, ma che a differenza di quest'ultima non è imboscata a pagina 16 ma subito in prima, fruibile così senza l'acquisto del quotidiano) ne "La forza del passato" del grande Sandro Veronesi, o delle lapidi dedicate a Kezich e Cosulich in un film del non grande Tinto Brass. Il "Simona Ventura" che troverete leggendo Glamorama di Bret Easton Ellis credo sia invece una coincidenza (poi magari non lo è, e lo troveremo un giorno a commentare le partite in tv).
Ora, grazie a un'asta su eBay, sarà possibile acquistare il diritto a battezzare con il proprio nome un personaggio di un romanzo di prossima pubblicazione. Aderiscono all'iniziativa 15 scrittori americani, tra i quali Michael Chabon e i ghost writer di Stephen King, che devolveranno il ricavato a un fondo per la difesa della libertà di pensiero, stampa e opinione; libertà a loro dire messa in pericolo dal patriot act.
Sarebbe quindi ora di sfruttare l'idea, anche in senso opposto: mettere all'asta la possibiltà di non essere citati in maniera elogiativa da Oriana Fallaci nel suo prossimo pamphlet, non veder chiamare con il proprio nome il maniaco sessuale amico del protanista di un ipotetico futuro romanzo di Houellebecq, e sopratutto di non rischiare di trovare in un romanzo di Dan Brown, o Baricco, o Cohelo un personaggio con un nome anche solo lontanamente somigliante al vostro.
(La puntata precedente è qua).
Sono invece molto meno note le persone in carne e ossa che, sotto forma di personaggi, popolano "L'intagliatore di noccioli di pesca" di Nico Orengo, che non solo si lascia andare alla fantasia rothiana di fare di se stesso un personaggio ma commette lo sbaglio di usare per il protagonista il cognome di un noto boss locale, impedendo una reale e totale immedisimazione del lettore che sia a conoscenza di questo scherzo.
Al contrario, l'uso di un nome di una persona reale all'interno di un'opera può essere usato a guisa di vendetta: è il caso di "quella testa di cazzo di Gramellini" (in onore a Massimo G. del quotidiano La Stampa, titolare di una rubrica simile all'Amaca di Michele Serra, ma che a differenza di quest'ultima non è imboscata a pagina 16 ma subito in prima, fruibile così senza l'acquisto del quotidiano) ne "La forza del passato" del grande Sandro Veronesi, o delle lapidi dedicate a Kezich e Cosulich in un film del non grande Tinto Brass. Il "Simona Ventura" che troverete leggendo Glamorama di Bret Easton Ellis credo sia invece una coincidenza (poi magari non lo è, e lo troveremo un giorno a commentare le partite in tv).
Ora, grazie a un'asta su eBay, sarà possibile acquistare il diritto a battezzare con il proprio nome un personaggio di un romanzo di prossima pubblicazione. Aderiscono all'iniziativa 15 scrittori americani, tra i quali Michael Chabon e i ghost writer di Stephen King, che devolveranno il ricavato a un fondo per la difesa della libertà di pensiero, stampa e opinione; libertà a loro dire messa in pericolo dal patriot act.
Sarebbe quindi ora di sfruttare l'idea, anche in senso opposto: mettere all'asta la possibiltà di non essere citati in maniera elogiativa da Oriana Fallaci nel suo prossimo pamphlet, non veder chiamare con il proprio nome il maniaco sessuale amico del protanista di un ipotetico futuro romanzo di Houellebecq, e sopratutto di non rischiare di trovare in un romanzo di Dan Brown, o Baricco, o Cohelo un personaggio con un nome anche solo lontanamente somigliante al vostro.
(La puntata precedente è qua).
Riempitivo/2
Dopo i film, le canzoni.
1. Across the universe
2. All along the watchtower
3. Gli angeli
4. Atlantide
5. Avalanche
6. L'avvelenata
7. Behind blue eyes
8. Bonnie and Clyde
9. Chelsea girl
10. The crystal ship
11. E-bow the letter
12. O estrangeiro
13. E ti vengo a cercare
14. Gloria
15. Heart of gold
16. Heroes
17. Heroin
18. Ho visto anche degli zingari felici
19. Impressioni di settembre
20. Io sto bene
21. Karma police
22. Love will tear us apart
23. The mercy seat
24. Mio fratello è figlio unico
25. Northern sky
26. Il nostro caro angelo
27. Perfect day
28. Questi posti davanti al mare
29. Ruby Tuesday
30. Sea song
31. Set the control for the earth of the sun
32. Simple twist of fate
33. Song to the siren
34. The sound of silence
35. Sparring partner
36. Style it takes
37. Il testamento di Tito
38. Until the end of the world
39. Where is my mind?
40. Who'll stop the rain
41. Woodstock
Dopo i film, le canzoni.
1. Across the universe
2. All along the watchtower
3. Gli angeli
4. Atlantide
5. Avalanche
6. L'avvelenata
7. Behind blue eyes
8. Bonnie and Clyde
9. Chelsea girl
10. The crystal ship
11. E-bow the letter
12. O estrangeiro
13. E ti vengo a cercare
14. Gloria
15. Heart of gold
16. Heroes
17. Heroin
18. Ho visto anche degli zingari felici
19. Impressioni di settembre
20. Io sto bene
21. Karma police
22. Love will tear us apart
23. The mercy seat
24. Mio fratello è figlio unico
25. Northern sky
26. Il nostro caro angelo
27. Perfect day
28. Questi posti davanti al mare
29. Ruby Tuesday
30. Sea song
31. Set the control for the earth of the sun
32. Simple twist of fate
33. Song to the siren
34. The sound of silence
35. Sparring partner
36. Style it takes
37. Il testamento di Tito
38. Until the end of the world
39. Where is my mind?
40. Who'll stop the rain
41. Woodstock
sabato, agosto 20, 2005
La possibilità di un'isola
A leggere le anticipazioni della trama del nuovo romanzo di Michel Houellebecq, sembra che questo "La possibità di un'isola" assomiglierà al capolavoro "Le particelle elementari". Un'ospitata a "Otto e mezzo" non gliela toglie nessuno.
Corriere della sera
Corriere della sera
Gonzo funeral
Per la veglia funebre il corpo era stato posizionato vicino alla sua scrivania, con tanto di sigaretta in bocca e macchina da scrivere davanti. Intorno, parenti e amici che hanno brindato alla sua memoria.
Oggi, a sei mesi dal suicidio, si terrà il vero funerale Hunter J. Thompson: un cannone di 45 metri, appositamente costruito per la cerimonia, sparerà le sue ceneri nei cieli del Colorado.
Ansa
Per la veglia funebre il corpo era stato posizionato vicino alla sua scrivania, con tanto di sigaretta in bocca e macchina da scrivere davanti. Intorno, parenti e amici che hanno brindato alla sua memoria.
Oggi, a sei mesi dal suicidio, si terrà il vero funerale Hunter J. Thompson: un cannone di 45 metri, appositamente costruito per la cerimonia, sparerà le sue ceneri nei cieli del Colorado.
Ansa
venerdì, agosto 19, 2005
Riempitivo/1
41 film. Non più di un film per regista.
1. Andrej Rublev
2. Anna
3. Apocalypse now
4. Arancia meccanica
5. Au hasard Balthazar
6. Bella di giorno
7. Bianca
8. Casinò
9. C'era una volta in America
10. Le chiavi di casa
11. Decalogo
12. Il disprezzo
13. La donna che visse due volte
14. …e la vita continua
15. L'eau froide
16. L'enigma di Kaspar Hauser
17. Il figlio
18. La grande abbuffata
19. J'entends plus la guitare
20. Hong-Kong express
21. Io e Annie
22. Io ballo da sola
23. La maman et la putain
24. La morte corre sul fiume
25. Il mucchio selvaggio
26. Otto e mezzo
27. I pugni in tasca
28. Quarto potere
29. I quattrocento colpi
30. I soliti ignoti
31. Sonatine
32. Il sorpasso
33. Salò o le 120 giornate di Sodoma
34. La sottile linea rossa
35. Susanna
36. Sussurri e grida
37. Qualcuno volò sul nido del cuculo
38. L'uomo che non c'era
39. Velluto blu
40. Viaggio in Italia
41. Zabriskie point
41 film. Non più di un film per regista.
1. Andrej Rublev
2. Anna
3. Apocalypse now
4. Arancia meccanica
5. Au hasard Balthazar
6. Bella di giorno
7. Bianca
8. Casinò
9. C'era una volta in America
10. Le chiavi di casa
11. Decalogo
12. Il disprezzo
13. La donna che visse due volte
14. …e la vita continua
15. L'eau froide
16. L'enigma di Kaspar Hauser
17. Il figlio
18. La grande abbuffata
19. J'entends plus la guitare
20. Hong-Kong express
21. Io e Annie
22. Io ballo da sola
23. La maman et la putain
24. La morte corre sul fiume
25. Il mucchio selvaggio
26. Otto e mezzo
27. I pugni in tasca
28. Quarto potere
29. I quattrocento colpi
30. I soliti ignoti
31. Sonatine
32. Il sorpasso
33. Salò o le 120 giornate di Sodoma
34. La sottile linea rossa
35. Susanna
36. Sussurri e grida
37. Qualcuno volò sul nido del cuculo
38. L'uomo che non c'era
39. Velluto blu
40. Viaggio in Italia
41. Zabriskie point
giovedì, agosto 18, 2005
Lodo Ratzinger (ma cosa avete capito?)
Secondo Daniel Shea, l'avvocato americano che ha denuciato Joseph Ratzinger per la copertura data ai membri del clero responsabili di abusi sessuali soprattutto su minori, l'attuale papa avrebbe avanzato, in quanto capo di stato, richiesta d'immunità al presidente degli Stati Uniti.
Non bisogna stupirsi. Come si evince dal Catechismo della Chiesa Cattolica "tra i peccati gravemente contrari alla castità, vanno citate la masturbazione, la fornicazione, la pornografia e le pratiche omosessuali"(*). Nient'altro.
Per ora schiviamo il problema, poi si lotterà per depenalizzare ciò che, oltreoceano, il dannato relativismo perseguita.
Radioradicale, Malvino
Secondo Daniel Shea, l'avvocato americano che ha denuciato Joseph Ratzinger per la copertura data ai membri del clero responsabili di abusi sessuali soprattutto su minori, l'attuale papa avrebbe avanzato, in quanto capo di stato, richiesta d'immunità al presidente degli Stati Uniti.
Non bisogna stupirsi. Come si evince dal Catechismo della Chiesa Cattolica "tra i peccati gravemente contrari alla castità, vanno citate la masturbazione, la fornicazione, la pornografia e le pratiche omosessuali"(*). Nient'altro.
Per ora schiviamo il problema, poi si lotterà per depenalizzare ciò che, oltreoceano, il dannato relativismo perseguita.
Radioradicale, Malvino
mercoledì, agosto 17, 2005
martedì, agosto 16, 2005
Notizie che potreste aver perso/3
Dal Dilettante: "Papa Benedetto XVI imputato negli Stati Uniti per la copertura garantita dal Vaticano ai membri del clero responsabili di abusi sessuali soprattutto su minori.
Il caso esplode pubblicamente solo nell’estate del 2003, quando il quotidiano americano Worcester Telegram & Gazette ottiene copia di un documento che per 40 anni era stato custodito come “strettamente confidenziale” negli archivi segreti della Santa Sede e riporta il caso di un avvocato di Boston, Carmen Durso, che consegna copia dell’Istruzione del 1962 “Crimen Sollicitationis” al Procurarore Michel J. Sullivan chiedendogli di riscontrare gli elementi, all’interno della giurisdizione federale, per procedere contro le gerarchie vaticane, colpevoli, a suo avviso, di aver deliberatamente coperto i casi di abusi sessuali che vedevano coinvolti membri del clero.
Contestualmente, un’altra lettera arriva sul tavolo del Procuratore, ed è firmata da Daniel Shea, avvocato di Houston (Texas), ex seminarista che ha scoperto il documento del 1962 e ne ha dato copia al quotidiano di Boston e all’avvocato Durso. Il documento, spiega Shea nella lettera, viene citato come ancora in vigore in una nota dell’epistola "De Delictis Gravioribus" del 18 maggio 2001, che Joseph Ratzinger, allo Prefetto Congregazione per la Dottrina della Fede aveva fatto recapitare ai vescovi e agli altri ordinati e membri della gerarchia ecclesiastica.
Il caso viene portato all’attenzione pubblica internazionale dalla rete televisiva statunitense CBS, quindi le gerarchie vaticane si difendono sostenendo che le norme contenute nel documento del 1962 non hanno più alcun valore vincolante dal momento in cui sono entrate in vigore le disposizioni che nel 1983 hanno riformato il Codice di Diritto Canonico, ma la lettera di Ratzinger non lascia spazio a molti dubbi. In essa, l’attuale Papa Benedetto XVI, non solo richiama l’istruzione “Crimen Sollicitationis”, ma per quel che riguarda “i delitti riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede” dispone che “nei Tribunali costituiti presso gli ordinari o i membri delle gerarchie cattoliche solamente i sacerdoti possono validamente svolgere le funzioni di giudice, promotore di giustizia, notaio e difensore” e ribadisce che “le cause di questo tipo sono soggette al segreto pontificio.”
In questi anni la giustizia americana ha proseguito nelle indagini e dal gennaio 2005 esiste presso la Corte distrettuale di Harris County (Texas) un procedimento tuttora in corso a carico di Joseph Ratzinger."
il Dilettante, Anticlericale.net
Il caso esplode pubblicamente solo nell’estate del 2003, quando il quotidiano americano Worcester Telegram & Gazette ottiene copia di un documento che per 40 anni era stato custodito come “strettamente confidenziale” negli archivi segreti della Santa Sede e riporta il caso di un avvocato di Boston, Carmen Durso, che consegna copia dell’Istruzione del 1962 “Crimen Sollicitationis” al Procurarore Michel J. Sullivan chiedendogli di riscontrare gli elementi, all’interno della giurisdizione federale, per procedere contro le gerarchie vaticane, colpevoli, a suo avviso, di aver deliberatamente coperto i casi di abusi sessuali che vedevano coinvolti membri del clero.
Contestualmente, un’altra lettera arriva sul tavolo del Procuratore, ed è firmata da Daniel Shea, avvocato di Houston (Texas), ex seminarista che ha scoperto il documento del 1962 e ne ha dato copia al quotidiano di Boston e all’avvocato Durso. Il documento, spiega Shea nella lettera, viene citato come ancora in vigore in una nota dell’epistola "De Delictis Gravioribus" del 18 maggio 2001, che Joseph Ratzinger, allo Prefetto Congregazione per la Dottrina della Fede aveva fatto recapitare ai vescovi e agli altri ordinati e membri della gerarchia ecclesiastica.
Il caso viene portato all’attenzione pubblica internazionale dalla rete televisiva statunitense CBS, quindi le gerarchie vaticane si difendono sostenendo che le norme contenute nel documento del 1962 non hanno più alcun valore vincolante dal momento in cui sono entrate in vigore le disposizioni che nel 1983 hanno riformato il Codice di Diritto Canonico, ma la lettera di Ratzinger non lascia spazio a molti dubbi. In essa, l’attuale Papa Benedetto XVI, non solo richiama l’istruzione “Crimen Sollicitationis”, ma per quel che riguarda “i delitti riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede” dispone che “nei Tribunali costituiti presso gli ordinari o i membri delle gerarchie cattoliche solamente i sacerdoti possono validamente svolgere le funzioni di giudice, promotore di giustizia, notaio e difensore” e ribadisce che “le cause di questo tipo sono soggette al segreto pontificio.”
In questi anni la giustizia americana ha proseguito nelle indagini e dal gennaio 2005 esiste presso la Corte distrettuale di Harris County (Texas) un procedimento tuttora in corso a carico di Joseph Ratzinger."
il Dilettante, Anticlericale.net
Notizie che potreste aver perso/2
Simplicissimus: "Nuova scoperta: dalle staminali alle cellule cerebrali". La nuova scoperta si deve al lavoro congiunto di scienziati italiani e scozzesi che, utilizzando cellule staminali di embrioni di topo, hanno scoperto come riuscire a moltiplicare in laboratorio le cellule neurali immature fino a ottenere popolazioni di cellule pure, ossia perfettamente omogenee, dalle quali hanno ottenuto i diversi tipi di cellule specializzate che costituiscono il cervello.
Fondamentale la domanda finale di Simplicissimus: "dove sono finiti tutti quelli che - professor Vescovi in testa - asteniamoci, che le modifiche necessarie le faremo subito dopo in parlamento?"
Simplicissimus
Fondamentale la domanda finale di Simplicissimus: "dove sono finiti tutti quelli che - professor Vescovi in testa - asteniamoci, che le modifiche necessarie le faremo subito dopo in parlamento?"
Simplicissimus
Notizie che potreste aver perso/1
Leggo da Giorgio questa notizia presa da Liberazione di sabato: "E' stato condannato all'ergastolo da un tribunale di Karachi. Lo scrittore pakistano autore di un libro, "Il religioso satanico", considerato blasfemo perché afferma che alcune figure chiave nella interpretazione del Corano - i quattro imam - erano ebrei e che la lapidazione a morte di un'adultera non è prescritta nel Corano. L'autore, Yunus Shaik, 40 anni, era stato arrestato alcuni mesi fa".
Shaik ha già avuto problemi con la giustizia pakistana. Il segretario dell' UAAR Giorgio Villella inviò a suo tempo una lettera di protesta all'ambasciatore del Pakistan.
Giorgio Tesen, Liberazione, UAAR
Shaik ha già avuto problemi con la giustizia pakistana. Il segretario dell' UAAR Giorgio Villella inviò a suo tempo una lettera di protesta all'ambasciatore del Pakistan.
Giorgio Tesen, Liberazione, UAAR
lunedì, agosto 15, 2005
She don't lie?
Con questa storia dell'equivalente di quattro chili di cocaina nel Po, a distanza di dieci giorni, certi telegiornali ci stanno ancora marciando. Nonostante le molte chiavi di lettura della notizia, ad esempio come indice della ricchezza del paese, checchè se ne dica, nessuno a pensato che la cosa straordinaria è che tali cifre siano state raggiunte quando sono passati poco più di due anni e mezzo, ormai.
Repubblica
Repubblica
Una cosa divertente
Michele Serra segue le orme David Foster Wallace e si imbarca in crociera. Il resoconto è un saggio dello stile micheleserra. Ne parla anche Luca Sofri, che se ne esce con una battuta impagabile: "per lui deve essere stato l’equivalente che per Pascal Vicedomini essere mandato in Iraq".
Repubblica, Wittgenstein
Repubblica, Wittgenstein
L'intagliatore/3
domenica, agosto 14, 2005
sabato, agosto 13, 2005
Treccartari
L'oggetto stracult dell'estate sono le carte da gioco del Riformista, vere carte napoletane da scopa firmate Modiano con la classe dirigente del nostro paese stampata sopra. Tra i bastoni, perlopiù, politici del centrodestra, tra le coppe quelli del centrosinistra. Fanno eccezione Casini e Rutelli, che stanno dove non dovrebbero stare. (Nel caso di Rutelli anche nella realtà sta dove non dovrebbe stare). I protagonisti della stagione compaiono ovviamente tra i denari.
Il Riformista, Roberto Perini
L'oggetto stracult dell'estate sono le carte da gioco del Riformista, vere carte napoletane da scopa firmate Modiano con la classe dirigente del nostro paese stampata sopra. Tra i bastoni, perlopiù, politici del centrodestra, tra le coppe quelli del centrosinistra. Fanno eccezione Casini e Rutelli, che stanno dove non dovrebbero stare. (Nel caso di Rutelli anche nella realtà sta dove non dovrebbe stare). I protagonisti della stagione compaiono ovviamente tra i denari.
Il Riformista, Roberto Perini
Ridenominazioni
Sempre più infoteinment, sempre più cialtronaggine. Alberoni, Sotis, Fegiz e Kezich inamovibili. Non parliamo poi degli editorialisti più blasonati (salviamo solo Gian Antonio Stella e Vanni Sartori).
Della decadenza del Corriere si è già parlato altrove (1,2). Cosa ci riserva il futuro? Questo?
The Petunias, Stampa rassegnata, Prophilax
Della decadenza del Corriere si è già parlato altrove (1,2). Cosa ci riserva il futuro? Questo?
The Petunias, Stampa rassegnata, Prophilax
giovedì, agosto 11, 2005
STAMPA E REGGIME/3
La rassegna stampa di Diderot blog
Il prossimo autunno il catalogo Adelphi si arricchirrà delle opere omnie di Tommaso Landolfi, le controversie legali sono ormai risolte, e... Pippo Franco. Sì avete capito bene. Il celebre comico romano pubblicherà per Adelphi le decine di romanzi scritte negli ultimi trent'anni e finora rimaste nel cassetto. La notizia ha stupito tutti, nonostante l'amicizia che lo lega a Calasso sia nota da molto tempo: "Io e Roberto siamo amici, lui mi ha sempre incoraggiato a scrivere. Dice che la mia scrittura gli ricorda Schnitzler e Canetti".
Sulle sue qualità non ci sono dubbi, tant'è che il prossimo numero del magazine del Corriere della Sera gli dedica la copertina e un ampio servizio firmato da Antonio D'Orrico. Il titolo parla chiaro: "E' il più grande scrittore italiano". La prima uscita è "La versione di Pippo", l'autobiografia di un artista scomodo e anarcoide. "Ho subito l'egemonia marxista. Si sa com'è nel mondo dello spettacolo, negli ultimi anni le cose sono migliorate, ma nei punti cardine del sistema ci sono sempre loro. Einaudi e Feltrinelli non avrebbero potuto mai pubblicare le mie cose". Emerge uno dei suoi punti di riferimento, Ronald Reagan. "Che fico!, la sigla del festival di Sanremo dell'82, è dedicata a lui e a tutto ciò che rappresenta."
Il 30 settembre per i tipi Adelphi "La versione di Pippo". Pagine: 462.
(Le puntate precedenti di STAMPA E REGGIME: 1,2).
Il prossimo autunno il catalogo Adelphi si arricchirrà delle opere omnie di Tommaso Landolfi, le controversie legali sono ormai risolte, e... Pippo Franco. Sì avete capito bene. Il celebre comico romano pubblicherà per Adelphi le decine di romanzi scritte negli ultimi trent'anni e finora rimaste nel cassetto. La notizia ha stupito tutti, nonostante l'amicizia che lo lega a Calasso sia nota da molto tempo: "Io e Roberto siamo amici, lui mi ha sempre incoraggiato a scrivere. Dice che la mia scrittura gli ricorda Schnitzler e Canetti".
Sulle sue qualità non ci sono dubbi, tant'è che il prossimo numero del magazine del Corriere della Sera gli dedica la copertina e un ampio servizio firmato da Antonio D'Orrico. Il titolo parla chiaro: "E' il più grande scrittore italiano". La prima uscita è "La versione di Pippo", l'autobiografia di un artista scomodo e anarcoide. "Ho subito l'egemonia marxista. Si sa com'è nel mondo dello spettacolo, negli ultimi anni le cose sono migliorate, ma nei punti cardine del sistema ci sono sempre loro. Einaudi e Feltrinelli non avrebbero potuto mai pubblicare le mie cose". Emerge uno dei suoi punti di riferimento, Ronald Reagan. "Che fico!, la sigla del festival di Sanremo dell'82, è dedicata a lui e a tutto ciò che rappresenta."
Il 30 settembre per i tipi Adelphi "La versione di Pippo". Pagine: 462.
(Le puntate precedenti di STAMPA E REGGIME: 1,2).
mercoledì, agosto 10, 2005
Il manganello, l'aspersorio e il centravanti
"Maradona in un assist, Van Basten in un attimo... non sono più il calcio, sono semplicemente la grandiosità del vano". Il calcio no, è un'altra cosa, è la rappresentazione della civiltà dello sputo, il teatrino per distarre il popolo bue dalla realtà. Sarà banale, sarà che sono interista, ma è così. Ogni gangster del capitale ha una squadra: la più grande anomalia italiana è che mancano presidenti (di squadre di calcio) puri come mancano gli editori puri. Il manganello, l'aspersorio e il centravanti, basta questo per reprimere o sfogare energie che potrebbe essere meglio impiegate. Fate pure casino per strada, ma che ci sia un motivo valido, l'approvazione di una l.40, per es., e invece no, tra pensare e credere si preferisce credere e tifare. Da buoni palermitani/corleonesi, tra colleghi di spaccio si è capito che la concorrenza non rende, meglio il cartello, di oppio se ne vende sempre così tanto: ed ecco l'ospitata, la telecronaca, non poteva mancare alla fine la difesa del glorioso cricket club, sulla scia del Casini (futuro Pres. del Cons.? Pres. della Rep.? papa?) che solidarizza con i condannati per mafia, nell'interesse comunale/nazionale/collettivo.
Quanto ci tocca pagare la fascinazione per certi miti (di ogni epoca e grado: da Johann Cruyff a Roger Milla a Youri Djorkaeff; e per certi altri, ripresi splendidamente da Abel Ferrara e Pier Paolo Pasolini) sul terreno del progresso civile e democratico?
"Maradona in un assist, Van Basten in un attimo... non sono più il calcio, sono semplicemente la grandiosità del vano". Il calcio no, è un'altra cosa, è la rappresentazione della civiltà dello sputo, il teatrino per distarre il popolo bue dalla realtà. Sarà banale, sarà che sono interista, ma è così. Ogni gangster del capitale ha una squadra: la più grande anomalia italiana è che mancano presidenti (di squadre di calcio) puri come mancano gli editori puri. Il manganello, l'aspersorio e il centravanti, basta questo per reprimere o sfogare energie che potrebbe essere meglio impiegate. Fate pure casino per strada, ma che ci sia un motivo valido, l'approvazione di una l.40, per es., e invece no, tra pensare e credere si preferisce credere e tifare. Da buoni palermitani/corleonesi, tra colleghi di spaccio si è capito che la concorrenza non rende, meglio il cartello, di oppio se ne vende sempre così tanto: ed ecco l'ospitata, la telecronaca, non poteva mancare alla fine la difesa del glorioso cricket club, sulla scia del Casini (futuro Pres. del Cons.? Pres. della Rep.? papa?) che solidarizza con i condannati per mafia, nell'interesse comunale/nazionale/collettivo.
Quanto ci tocca pagare la fascinazione per certi miti (di ogni epoca e grado: da Johann Cruyff a Roger Milla a Youri Djorkaeff; e per certi altri, ripresi splendidamente da Abel Ferrara e Pier Paolo Pasolini) sul terreno del progresso civile e democratico?
Cose interessanti
In edicola Diario: Alessandro Piperno a Newark, città natale di Philip Roth, un ricordo di Sergio Atzeni, un incontro con Jean-Marie Straub, una puntata al Billionaire e tante altre cose interessanti. Insieme c'è anche il libro di Enzo Baldoni "Piombo e tenerezza". Sempre in edicola la biografia pop non autorizzata di Costantino Vitagliano "Costantino e l'impero" di Giuseppe Genna e Michele Monina.
In radio il più grande attore italiano racconta la vita di Lou Reed (Radio3 16.00-16.30).
In rete i versi del Calibano, le foto di Samuele, la radio di Qp (ogni tanto).
In radio il più grande attore italiano racconta la vita di Lou Reed (Radio3 16.00-16.30).
In rete i versi del Calibano, le foto di Samuele, la radio di Qp (ogni tanto).
lunedì, agosto 08, 2005
L'aggettivo mitico, dovrei usare
"Un posto particolare. Certo che il castello l'avrei rimesso a posto... scherzo!" dice De Gregori, di solito così schivo, nei concerti solo un grazie e un buonanotte, stavolta si è lasciato andare a qualche battuta. Si apre con "A Pà" dedicata a Pasolini, poi per la prima metà i pezzi più recenti, rock scarno e duro, ma qualcuno, ascoltando pezzi come "Tempo reale", con versi come "paese di terra terra di fumo/paese di figli di donne di strada/e dove se rubi non muore nessuno/e dove il crimine paga" e "sotto gli occhi della Fraternità/la Libertà con un chiodo tortura la Democrazia" e che si conclude con "però se potessi rinascere ancora/preferirei non rinascere qua", si dimena e si diverte come se fosse un brano degli 883. Il pubblico vuole "Generale", ricorda le parole, si sente gridare qualche "bravo!", tutti contenti. Bottegai, gente ammanicata con la partitocrazia locale, qualche pischello e gente famosa, come Nico Orengo. Subito dopo per fortuna si passa ad "Atlantide" e a quel signore poco lontano da me che sapeva il testo a memoria va tutta la mia stima. Altri classici sono stravolti: Rimmel non è più pensabile come quella del disco, sono passati trent'anni, la voce è diversa e il nuovo arrangiamento è più coerente con il resto del concerto. Il risultato è convincente anche per Buonanotte fiorellino, che chiude il concerto. Strano che manchi una delle migliori canzoni dell'ultimo album, "Parole a memoria", e mi sarebbe piaciuto sentire anche "La casa di Hilde", stravolta come già nel live "Fuoco amico". Dopo anni di prove opache e pochi pezzi memorabili gli ultimi due album sono degni di quel gigante della musica italiana che è, anche dal vivo.
"Un posto particolare. Certo che il castello l'avrei rimesso a posto... scherzo!" dice De Gregori, di solito così schivo, nei concerti solo un grazie e un buonanotte, stavolta si è lasciato andare a qualche battuta. Si apre con "A Pà" dedicata a Pasolini, poi per la prima metà i pezzi più recenti, rock scarno e duro, ma qualcuno, ascoltando pezzi come "Tempo reale", con versi come "paese di terra terra di fumo/paese di figli di donne di strada/e dove se rubi non muore nessuno/e dove il crimine paga" e "sotto gli occhi della Fraternità/la Libertà con un chiodo tortura la Democrazia" e che si conclude con "però se potessi rinascere ancora/preferirei non rinascere qua", si dimena e si diverte come se fosse un brano degli 883. Il pubblico vuole "Generale", ricorda le parole, si sente gridare qualche "bravo!", tutti contenti. Bottegai, gente ammanicata con la partitocrazia locale, qualche pischello e gente famosa, come Nico Orengo. Subito dopo per fortuna si passa ad "Atlantide" e a quel signore poco lontano da me che sapeva il testo a memoria va tutta la mia stima. Altri classici sono stravolti: Rimmel non è più pensabile come quella del disco, sono passati trent'anni, la voce è diversa e il nuovo arrangiamento è più coerente con il resto del concerto. Il risultato è convincente anche per Buonanotte fiorellino, che chiude il concerto. Strano che manchi una delle migliori canzoni dell'ultimo album, "Parole a memoria", e mi sarebbe piaciuto sentire anche "La casa di Hilde", stravolta come già nel live "Fuoco amico". Dopo anni di prove opache e pochi pezzi memorabili gli ultimi due album sono degni di quel gigante della musica italiana che è, anche dal vivo.
Dopo Francesco Merlo, Silvio Berlusconi
Negli ultimi giorni non ho seguito gli sviluppi dell'affaire De Benedetti-Berlusconi. Ieri apro il giornale e vedo la firma SILVIO BERLUSCONI e penso "cazzo, Berlusconi è diventato editorialista di Repubblica!". Gli accordi con l'ex nemico sono arrivati a questo punto? C'è da aspettarsi sul prossimo Venerdì, nelle pagine dei commenti, un colonnino curato da B. tra quelli di Giorgio Bocca e Curzio Maltese? Poi ho capito. Per un'analisi seria della faccenda vi segnalo Simplicissimus. Imprescindibile.
Repubblica, Simplicissimus
Repubblica, Simplicissimus
sabato, agosto 06, 2005
venerdì, agosto 05, 2005
Gli americani ne hanno combinata un'altra
Quel mefistofelico moloc di Amazon si è impadronito di tre dei migliori blog italiani (1,2,3). Chi ci sarà dietro questa scalata? Assicurano che i dischi consigliati sono accuratamente scelti e difficili da reperire e che i proventi saranno reinvestiti in acquisti da Amazon. Il dibattito si accende.
Noi difendiamo l'italianità di certi blog strategici per l'interesse nazionale e, a parte gli scherzi, consigliamo - a gratis - un bel disco italiano che costa solo pochi euri : "All'improvviso nella mia stanza" di Lalli, edito dal manifesto.
Noi difendiamo l'italianità di certi blog strategici per l'interesse nazionale e, a parte gli scherzi, consigliamo - a gratis - un bel disco italiano che costa solo pochi euri : "All'improvviso nella mia stanza" di Lalli, edito dal manifesto.
BASSA SOCIETA'/2
Rubrica di Diderot blog a cura di Carlo Rossella
Rubrica di Diderot blog a cura di Carlo Rossella
Gigi il Troione, un tempo posto esclusivo, ora trabocca d'incensurati. L'unica perla è Luana. Totani fritti, ancora una volta, e - ça va sans dire - coca cola a fiumi. "La gasolina" gradevole sottofondo. (1)
L'intagliatore/1
"Ingrati due volte, in primis perchè non si può ignorare chi ha dato l'anima perchè aveste anche voi, come è avvenuto in quasi tutto il resto d'Italia, un po' di poesia all'onore del mondo, e in secundis per farvi riflettere sul perchè ve ne stiate così fieri della vostra ignoranza. Ma che uomini e genitori siete?"
L'intagliatore di noccioli di pesca, Nico Orengo
"Ingrati due volte, in primis perchè non si può ignorare chi ha dato l'anima perchè aveste anche voi, come è avvenuto in quasi tutto il resto d'Italia, un po' di poesia all'onore del mondo, e in secundis per farvi riflettere sul perchè ve ne stiate così fieri della vostra ignoranza. Ma che uomini e genitori siete?"
L'intagliatore di noccioli di pesca, Nico Orengo
mercoledì, agosto 03, 2005
Servizio pubblico
Il Riformista, Leonardo Pica Ciamarra
Finalmente un post serio. Piergiorgio Welby si batte contro l'associazione editori italiani per ottenere la commercializzazione delle novità editoriali in formato digitale e scaricabili dalla rete e, nei commenti del post precedente, mi chiede qualche suggerimento in merito. Mi sono ricordato di un articolo del Riformista postato in un gruppo di discussione seguito da un commento dello scrittore Leonardo Pica Ciamarra. Ve li ripropongo. Seguirà dibattito.
RADICALI. DODICI ROMANZI SU FLOPPY AL 5% DEL PREZZO DI COPERTINA(c'è sempre il rischio che dia alla testa del vincitore) premio letterario. Dei
Dopo la marijuana, lo Strega libero
Niente staminali o marijuana, la prossima battaglia dei Radicali è per la
liberalizzazione dello Strega. Ovviamente non il liquore - che in Italia
non ha subito particolari forme di proibizionismo - ma l'omonimo ed etilico
dodici romanzi in lista per la cinquina finale, con Melania Mazzucco data
per favorita, i Radicali sostengono di poter diffondere copie - su floppy o
via internet - ad un prezzo pari al 5% di quello di copertina: vale a dire al prezzo
che garantisce il rispetto del diritto d'autore, cui promettono di girare
l'incasso delle eventuali vendite.
L'esperimento potrebbe aver luogo oggi, in mattinata, presso la sede del
partito Radicale in piazza Argentina, dove Paolo Pietrosanti, Francesco
Tranfaglia e Carlo Loiodice proietteranno su schermo alcune pagine informatizzate
dei romanzi finalisti del celebre premio organizzato dalla Fondazione Maria
Bellonci. «Abbiamo acquisito i file in maniera assolutamente e rigorosamente
legale - recita il comunicato stampa radicale - e considerando la quantità
di possibili acquirenti che la rete assicura non si potrà parlare di danno agli autori».
Il cavallo di Troia per dimostrare la necessità di un Napster anche per i
libri, è rappresentato dal caso dei non vedenti. Per usufruire di un libro
di testo devono infatti superare assurde "barriere tipografiche"
dell'editoria italiana. Come ricorda Pietrosanti, ai ciechi tocca scansionarsi
tutte le pagine di un libro per trasformarlo in file e caricarlo su un apposito
programma di lettura. Sorvolando sul fatto che l'Usl deve rimborsare parte della
somma spesa per lo scanner, il paradosso di questo angolo di galassia Gutenberg
è che ormai tutte le bozze dei libri entrano in tipografia in formato file.
Un giro dell'oca, insomma, che potrebbe essere evitato anche per i lettori
vedenti, con il rischio, certo, di non pochi mal di pancia per case
editrici e catene librarie. Molti però sostengono che la fetta di acquirenti
on-line, come avviene per la free press, non sottrarrebbe copie al mercato
tradizionale, ma anzi lo integrerebbe. Lo scopo dell'action reading di oggi è di
proporre una effettiva liberalizzazione delle proprietà intellettuali, oberate dal
llegittimo ma anacronistico e prevaricante interesse dell'editore che può essere
sicuramente alleggerito in favore di una più fluida circolazione delle idee.
Nel rispetto dei diritti di tutti, certo, ma in primis del lettore.
da "Il Riformista", 8-6-2003
Dunque, io sono uno dei candidati al premio Strega di quest'anno, uno
di quelli il cui libro, se ho ben capito, tu hai riversato su file in
vista della distribuzione in rete. Per un caso di assoluta ironia - di
cui spero sia possibile sorridere insieme, alla faccia del politically
correct - il mio romanzo si intitola "Ad avere occhi per vedere". Ora,
io mi sento chiamato in causa dal tuo intervento (e da quello
precedente "il diritto di scrivere e quello di leggere"): non soltanto
per l'innocua azione pirata sul mio lavoro, che va benissimo se serve
a richiamare l'attenzione su un problema serio, ma appunto perché il
problema è serio. Vorrei provare allora ad abbozzare una risposta. Il
punto che meno mi convince della tua riflessione è l'intreccio tra la
richiesta di attenzione alle esigenze dei lettori ciechi e l'idea di
una completa liberalizzazione - "antiproibizionista", addirittura -
della circolazione letteraria: saltiamo gli editori, mettiamo tutto in
rete. Inutile ricordarti, credo, che in rete c'è già di tutto:
talmente tanto che rintracciare qualcosa di leggibile in mezzo alla
massa sconfinata delle cose illegibili è un'impresa pressocché
fallimentare. Eliminando l'editore - come in effetti tu proponi di
fare, quando metti in vendita un romanzo al solo costo del diritto
d'autore - non si elimina soltanto un sensale avido e vigliacco,
responsabile della standardizzazione verso il basso della narrativa
attuale, che tu giustamente denunci (e chissà se anche il mio libro è
tra quelli "bruttini" che ti è capitato di incontrare nell'ultima
settimana: nel dubbio, cercherò di non rendermi ridicolo...).
Eliminando l'editore, in realtà, si elimina anche un meccanismo di
selezione, che contribuisce alla cura, individuazione, fisionomia,
presentazione in pubblico di un libro. Certo, c'è editore e editore, e
libro e libro. Eppure, per parlare di quello che conosco direttamente,
il mio libro, che tu hai riversato su file - pubblicato da un editore
indipendente, rimasto intatto dall'editing, venduto a un prezzo
contenuto e candidato allo Strega quasi per un benevolo scherzo del
destino - questo libro arriva a essere oggetto del tuo interesse
proprio attraverso il meccanismo che tu proponi di smantellare: se io
lo avessi messo su internet invece di pubblicarlo, tu semplicemente ne
ignoreresti l'esistenza. Allora, a me sembra che il problema non è
quello di generare una saldatura tra autore e lettore per fare fuori
l'editore, ma al contrario quello di coinvolgere l'editore in una
politica di attenzione per i lettori ciechi. Per esempio, l'autore
potrebbe registrare la lettura del romanzo e l'editore metterla in
vendita - magari solo sul sito, per tagliare i costi - allo stesso
prezzo del libro. O forse si possono studiare altre soluzioni, ma in
ogni caso all'interno di questa logica. Insomma, tu sollevi un
problema serio e credo che tutti dobbiamo esserti grati per avercelo
posto. Ma ci sono - per te come per me, e anche per tutti e due
insieme - cause più importanti per cui combattere che non un
fantomatico antiproibizionismo delle lettere... Spero che il mio libro
non sia tra quelli "bruttini". Dopo aver letto il tuo appello - mi ci
sono imbattuto per caso, e mi è sembrato di di doverti rispondere - mi
piacerebbe davvero che ti piacesse. Per il prossimo mi ricorderò di
chiedere all'editore di prevedere una versione adatta a chi non può
leggerlo alla maniera usuale. Stai bene e grazie di avermi fatto
riflettere.
Leonardo Pica Ciamarra