lunedì, gennaio 30, 2006

 

Contro il mondo, contro la vita
Vota Cthulhu!
Link di un link (ma non è una barzelletta)
Da Fantastici quattro: "Ci sono due metodi per celebrare una "Giornata della memoria". Il primo è scrivere pezzi solenni sul valore della memoria, sui giovani che hanno bisogno di sapere, sulle civiltà condannate a ripetere i loro errori se li dimenticano, ecc. ecc. Il secondo è ricordare. Io preferisco il secondo. Perciò, sono contenta di avere letto questo post della nostra CuloDritto. Ineccepibili anche le sue osservazioni sull'ultimo romanzo di Amélie Nothomb".
"Einaudi, Evola..."
sono d'accordo con il "cominciassimo a consigliare qualche libro" a tutti però, in modo trasversale, dopodiché; non ho accolto l'invito, cioè non sono andato su quel forum a postare una lista di 10 libri di destra, per due motivi, il primo è questo: ho visto i libri elencati e ci ho trovato, ad esempio, "Viaggio al termine della notte", oppure "La società aperta e i suoi nemici" di Popper; mi è bastato vedere quei due titoli per capire che si procede ancora per stereotipi, e quindi fuggo via. Intanto perchè uno scrittore o chiunque aspiri ad essere (come me) anche solo un lettore ottimate, non può non leggere "Viaggio al termine della notte". Dire che il Voyage è di destra è come dire che il portaocchiali al collo è di sinistra solo perchè lo porta Bertinotti, insomma, si darebbe il via ad una reazione a catena che culminerebbe nella suddivisione di tutto ciò che esiste, comprese particelle elementari, bosoni e neutrini, in ROCK o LENTO. Detto questo, ecco il secondo motivo: avete notato che i titoli che ricorrono di più sono testi politici o inerenti alla politica?
E' come se la sinistra (e qui intendo la sinistra così come viene veduta dal blog in questione che tuttavia non mi sembra essere al corrente di sfumature così sottili), insomma, è come se la sinistra fosse riuscita a fabbricare un marchio così suadente e convincente, che riesce ad essere di sinistra perfino un comico, mentre invece la destra, eccotelo lì, te lo fanno immaginare questi qua, ti fanno vedere l'intellettuale tipico & topico di destra lì intento a compulsare a memoria il libro nero del comunismo.
Fate come me, è un suggerimento, se un libro è un romanzo leggetelo e basta, senza darlgi etichette politiche! Avete visto che bella la copertina del libro "la notte dei blogger" (Einaudi)? Ci sono un'infinità di post-it gialli che coprono un monitor, fino a farlo scomparire. Ecco, le etichette sono così, più ne mettete e meno si vede l'oggetto al quale sono state incollate. Per non parlare del fatto che mi colgo impreparato...che cosa è la destra, che cosa è la sinistra?
Céline? Li mi fotto, mi piace Céline. Popper? Ammetto di preferire altre correnti filosofiche, ma una lettura a Popper me la sono data pure io. Il "Signore degli Anelli"? Gli anni settanta, per certi versi, sono passati.
Molti scrittori odierni, che come intellettuali si ritengono appartenenti ad una o all'altra parte politica, nella loro scrittura, non sono distinguibili, o meglio, alcuni sì e altri no.

Mi piace leggere i libri cancellando il nome dell'autore, per vedere se quello che resta al termine della notte è un libro di destra oppure di sinistra, per accorgermi che ci sono solo libri buoni oppure libri di merda.

;-)
GTesen

"Bardamu è grande perché Céline è grande" - Louis Aragon

Congiugiamo i due punti del titolo ("Einaudi, Evola") con quello del commento là posto: avremo un triangolo di un'area che potrebbe ospitare la biblioteca di Babele. Geometria, più che un extra per un film di Virzì.

domenica, gennaio 29, 2006

 

Addà blogga' baffino
Azione parallela intervista in podcast Massimo D'Alema.

venerdì, gennaio 27, 2006

 

Oggi è l'anniversario di uno dei quattro o cinque più grandi geni artistici dell'umanità. Sarebbe bello che qualcuno se ne ricordasse. L'italiano, anche l'italiano colto, è notoriamente ignorante in fatto di Musica, e le ragioni sono ben note. In questo giorno per me speciale, mi piace immaginare un futuro in cui nel bagaglio culturale di ciascuno di noi, insieme alla letteratura, all'arte e al cinema, ci sia anche la musica.
Leggo il tuo blog da qualche settimana, Diderot; e ti ringrazio, perché in queste pagine virtuali, in cui la cultura ha notevole spazio, trovo continuamente stimoli per colmare le mie numerose lacune. Mi sono permesso di 'rubare' un po' del tuo spazio, per provare a offrire un ulteriore stimolo a tutti coloro che amano conoscere le cose belle.
Buon compleanno, Mozart, e grazie di essere venuto al mondo.

Falstaff
Il primo amore
"Fabulae ed intrecci in quantità": un libro e un blog segnalati da Giovanni Choukhadarian su Mentelocale.
Infinite jest
(...)

[Leggete anche questo, però]

giovedì, gennaio 26, 2006

 

Il fascio del giovedì
Corriere della sera, pag. 41: la risposta al quesito della settimana scorsa è Piero Calamandrei.
Il crack dei popoli
Ecco dove scaricare la uncut version della lettera enciclica Deus caritas est del sommo pontefice Benedetto XVI ai vescovi ai presbiteri e ai diaconi, alle persone conscrate e a tutti i fedeli laici sull'amore cristiano. State attenti.

mercoledì, gennaio 25, 2006

 

"Einaudi, Evola"
"Le librerie sono ricolme di saggi, pamphlet anche romanzi tendenziosi, schierati su un’unica linea: contro Berlusconi, contro Bush, contro l’Occidente. La Rete (in italiano) fornisce per lo più una storia rivisitata e corretta secondo i canoni marxisti, ad uso e consumo di chi acriticamente accetta le parole d'ordine del regime".
Vi invito a partecipare all'interessante iniziativa di questo affascinante blog: 10 libri per la biblioteca del Centro Destra. Se non vi fate distrarre dai banner (in verità poca cosa rispetto a quello che si può vedere da altre parti) troverete il mio piccolo contributo.

lunedì, gennaio 23, 2006

 

La migliore barzelletta sulle bionde
Ci sono buoni motivi per detestare le barzellette: i*barzellettieri, innanzitutto, convinti di sembrare simpatici rifilando narrazioni logore; i contenuti, spesso venati di misoginia, razzismo e spirito antilegalitario, che raramente si riscattano con una risata. Quando capita un'eccezione è bene allora segnalarla: la migliore barzelletta sulle bionde merita davvero un link.
E la leggenda continuò
Anche Gtesen scrive di Daniel Z. Panoskfy e pubblica un estratto di Zrappp!

venerdì, gennaio 20, 2006

 

giovedì, gennaio 19, 2006

 

L'uso della parentesi
Il Corriere della sera sfodera un classico del repertorio: scoperta di passato fascista per grande italiano. Tocca a Gadda. E' vero, credeteci, non si tratta di una variazione sul tema, di una parodia di quella parodia - FERRUCCIO PARRI A LETTO COL NEMICO - che apre il divertente "Occidente per principianti". Comunque, altro che "Il giorno della marmotta". Il prossimo? Limitiamoci agli scrittori, vediamo chi indovina.
Puntate i videoregistratori
"All’interno del programma ‘Fuori Orario’ venerdì 20 gennaio alle ore 1:25 circa verrà trasmesso il film documentario ‘Rosy-fingered Dawn: un film su Terrence Malick’, appassionato ritratto del regista americano Terrence Malick (insieme a Wong-Kar Wai, il più grande del mondo, ndd), autore del film ‘New World’ ora nelle sale. Si tratta di un viaggio all’interno dell’universo cinematografico di Terrence Malick. A condurre questo percorso sono i più stretti collaboratori dell’enigmatico regista americano. Attraverso la loro voce prende corpo il legame indissolubile tra l’arte di Malick e la storia dell'America".

lunedì, gennaio 16, 2006

 

L'ennesima opera struggente
Daniel Z. Panofsky . Un nome che al di qua dell'oceano non dice niente, un vero e proprio culto per i pochi ma appassionati lettori di Zrappp!, opera-mondo seminale e deflagrante, tra il bucolico e il grottesco, 1793 pagine che si inseriscono nella costellazione dei grandi capolavori della letteratura americana. Chissà se sarà mai tradotto. Quel che è certo è che l'incontro con l'opera di Panofsky non lascia indifferenti, tanto da meritare la stima di gente come Eugene Henderson ("mi ha commosso") e Neil Young, che dalla lettura di Zrappp! (conosciuto anche con il titolo "Iguana") avrebbe tratto qualcosa di più che una semplice ispirazione per Greendale. Se il romanzo - un'interminabile partita a backgammon (gioco per il quale il libro non è altro che una smisurata dichiarazione d'amore) forse metafora della vita - è già stato sviscerato alla ricerca di tutti i significati possibili, poco si sa dell'autore: abbandonato dai genitori emigrati in Canada ai tempi di Nixon, ha girato in lungo e in largo gli states: non si sa nient'altro, nessuna foto e una sola intervista - quella ormai celebre di Stephen Glass per la National review. E la leggenda continua.

lunedì, gennaio 09, 2006