martedì, gennaio 16, 2007

 

Recensione del nuovo singolo di Franco Battiato, "Il vuoto"
Il vuoto.
Comments:
Fulminante !
Ciao, mon cher Denis !
Ton
Jean-Jacques

 

un po' prolissa... ma illuminante!

 

Si potrebbe quasi definire 'una versione in tre minuti del suo ultimo film'...

 

Non avrei saputa dirla meglio. Ciao, Dblk

 

quoto...

Battiato non è più capace di scrivere una linea melodica decente per il cantato...

cos'è successo a quell'uomo?

 

Ho ascoltato il CD per 3 volte di fila. La prima canzone, "Il vuoto", mi è sembrata emblematica, ho colto il caos che c'è in giro per il mondo, anche negli arrangiamenti. In "I giorni della monotonia" e "Aspettando l'estate" Battiato va in crescendo, raggiungendo il culmine con "Niente è come sembra", seguito-soft ideale de "Il vuoto". La trilogia si conclude con "The game is over", ancora più caotica della title-track, mi è sembrato per certi versi di ascoltare "La musica è stanca", si capisce che il gioco è terminato e nulla sarà come prima. Il resto dell'album viaggia col pilota automatico, e non manca un bel brano di musica classica di Ciaikovskij,sulla scia del cammello sulla grondaia... perlomeno ci siamo risparmiati qualche altro "Fleurs". Che dire ? Dopo la ripresa dei "Dieci stratagemmi", siamo tornati un pò indietro, per fortuna non fino a "Ferro battuto", il CD che mi è piaciuto di meno della produzione "post-anni 80". Ognuno di noi è cambiato rispetto a 25 anni fa ("Cuccurucucu paloma"), è cambiato anche lui e non gliene possiamo fare una colpa. Del resto ha sempre sostenuto di "lavorare al di sotto delle sue possibilità nel creare un CD di musica leggera", e si vede che ha sempre meno voglia. Nel frattempo sto ascoltando il CD per la quarta volta, e mi vengono in mente le partite di tennis delle vecchie glorie, che nonostante la pancetta tirano fuori ogni tanto colpi di gran classe, e Battiato, anche se non è McEnroe, di classe ne ha da vendere.

 

WESTFUCKA-Artax:
Ascolto mentre leggo i commenti di ognuno di voi. Ritengo le nuove sonorità , dal fine anni 90 ad oggi, un buon esempio di evoluzione, con temi universali e musiche al passo coi tempi. Non a caso al Mixer a agli strumenti si sono avvicendanti sperimentatori elettronici puri, non ne potevano restare impigliate anche la parole di Battiato. Non riesco mai a commentare un suo disco. A volte mi sembra un Venditore di Dischi, subito dopo un Attento Messia. Chissà, i suoi enigmatici e multi-interpretabili testi ci accompagneranno per sempre. RESPECT. Artax

 

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