giovedì, ottobre 19, 2006

 

Ricevo ma pubblico solo parzialmente - nulla a distogliere l'attenzione dalle seguenti righe, definibili anche come trama.
"Leonardo Fiorentini è sbarcato a Triora. Accompagnato dal motore rombante e ruttante della sua Zagato 1600 il gallerista detective è più incazzato che mai. Assiduo frequentatore della spiaggia nudista di Cap Agde, Fiorentini è costretto a dare l’addio alle più belle chiappe della celebre località francese, per puntare dritto sul paese delle streghe. La situazione richiede polso, e non solo quello; Fiorentini oltre al polso metterà in campo anche il suo braccio, violento perché al servizio della legge, teso perché nostalgico del Ventennio Mussoliniano.
Abituato per mestiere a ricercare dipinti introvabili con i quali manda avanti la sua galleria d’arte a Milano, applicherà lo stesso impegno nel trovare persone scomparse. Sullo sfondo di una Triora intasata da fanatici dell’occulto, l’indagine di Fiorentini dilagherà a macchia d’olio di ricino, ottenendo insperati effetti lassativi. L’appuntamento è con Fiorentini in tutte le librerie, le case d’appuntamento, aperte o chiuse, i sexy shop, i circoli dell’estrema destra e i circhi in genere…." *
Comments:
Poichè Fratelli Frilli Editori non aggiorna il proprio sito Internet dalla data fatidica del 5 agosto 2006 (come verificato oggi, 19 ottobre 2006), e dunque da addirittura due mesi e 14 giorni (a differenza di un editore ben più piccolo ma efficiente come Ennepilibri di Imperia - sia lode all'editore Paglieri! -, che trova anche il tempo di pubblicare un quindicinale on line dedicato ai libri), è logico che il sommo gallerista-scrittore-giornalista-saggista-eccetera-eccetera-eccetera, autore di questo brioso incipit dalla vena fortemente autoironica, con una terza persona molto assomigliante invece alla prima (una specie di io narrante che non è tale), sia costretto, ahimè, a ricorrere ad una forte attività di promozione con una propria newsletter per il suo secondo romanzo "Il pietrificatore di Triora".
Ciò premesso, sorge in me un dubbio cocente, per il quale spero che il sommo autore voglia svelarci l'arcano mistero: perchè mai I.E.F. non ha ritenuto nella terza di copertina di menzionare la sua partecipazione, quale co-autore, alle "Mete d'autore - parte seconda" e soprattutto il suo esordio letterario (molto elogiato dai post di Ibs.it) con "Les lions de Calvi"? Forse perchè in Via Priaruggia a Genova la parola "De Ferrari" equivale in un certo qualsenso...ad una bestemmia di Massimo Ceccherini all'"Isola dei Famosi"?
Al postero Ippolito un affettuoso saluto e, soprattutto,...l'ardua sentenza!
Con i migliori auguri, ovviamente, di un vivo successo per "Il Pietrificatore di Triora"!

 

Ragazzi, scusate l'OT: volevo gentilmente chiedervi di firmare tutti il manifesto libertario dei salmoni radicali e di farlo firmare in giro se potete, anche se siete di sinistra. Per un centro destra meno confessionale e più moderno, che non sia lasciato alle follie dei vari Volontè. Grazie.

http://www.riformatoriliberali.org/dettaglio.asp?id=805

 

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