mercoledì, settembre 13, 2006
La musica che gira intorno
Alcuni concerti visti da queste parti: Francesco De Gregori più spocchioso del solito e per di più senza Rimmel, Buena vista social club, imperdibile però privi Candela e circondati da tifo castrista, Giovanni Allevi, quattro bis e qualche inedito, Fossati senza parole: chi c'era lo sa e non dimentica. Osservazioni a parte altri due. I Baustelle , talvolta criticati per esibizioni dal vivo non all'altezza, sorprendono positivamente: in scaletta per lo più brani da La Malavita e da Sussidiario illustrato della giovinezza, album d'esordio da affiancare Linea gotica e Paolo Conte (dell'84) come una tra le opere maggiori della canzone italiana degli ultimi trent'anni. In più le cover di Per una bambola e Je t'aime moi non plus, mentre sfumava Musichiere 999. Di Sussidiario si attende una ristampa, intanto a novembre sono state annunciate le registrazioni di un nuovo album di inediti. Nel bis il trittico Il corvo Joe / Gomma / Le vacanze dell'83. Nell'anno del Calisutra (una sola invenzione, "Il Boccapippa: Per premio se l'avete soddisfatta a dovere e non siete ancora venuti, potreste chiedere alla vostra geisha una solenne prestazione da veri intenditori: farvi leccare il culo mentre vi fate una sega"), Franco Califano ha subito quel che è toccato a Philip Roth dalle peggiori terze pagine: vederlo dal vivo permette di conoscere l'arte di uno dei maggiori cantautori del dopoguerra, una rara umanità non mediata dalle deformazioni televisive. Spilla dell'Inter al petto, naso a ricurvo fino a nascondere le narici, apre con Cammino in centro, un medley ricorda i brani scritti per altri (Minuetto, Un'estate fa...) e non mancano le grandi hit: Io nun piango e La mia libertà ("questa canzone contiene nel titolo la parola a me più cara"). Sul finale appaiono Gigi Rizzi (da visitare il suo sito, con reperti audio in stile Dies Irae) e un barcollante Andrea G. Pinketts, annunciati così "Adesso parlerano due amici miei... dovrei stare tranquillo... anche se l'urtima vorta che n'amico mio ha parlato so' finito dentro!... Ah ah ah!".
Alcuni concerti visti da queste parti: Francesco De Gregori più spocchioso del solito e per di più senza Rimmel, Buena vista social club, imperdibile però privi Candela e circondati da tifo castrista, Giovanni Allevi, quattro bis e qualche inedito, Fossati senza parole: chi c'era lo sa e non dimentica. Osservazioni a parte altri due. I Baustelle , talvolta criticati per esibizioni dal vivo non all'altezza, sorprendono positivamente: in scaletta per lo più brani da La Malavita e da Sussidiario illustrato della giovinezza, album d'esordio da affiancare Linea gotica e Paolo Conte (dell'84) come una tra le opere maggiori della canzone italiana degli ultimi trent'anni. In più le cover di Per una bambola e Je t'aime moi non plus, mentre sfumava Musichiere 999. Di Sussidiario si attende una ristampa, intanto a novembre sono state annunciate le registrazioni di un nuovo album di inediti. Nel bis il trittico Il corvo Joe / Gomma / Le vacanze dell'83. Nell'anno del Calisutra (una sola invenzione, "Il Boccapippa: Per premio se l'avete soddisfatta a dovere e non siete ancora venuti, potreste chiedere alla vostra geisha una solenne prestazione da veri intenditori: farvi leccare il culo mentre vi fate una sega"), Franco Califano ha subito quel che è toccato a Philip Roth dalle peggiori terze pagine: vederlo dal vivo permette di conoscere l'arte di uno dei maggiori cantautori del dopoguerra, una rara umanità non mediata dalle deformazioni televisive. Spilla dell'Inter al petto, naso a ricurvo fino a nascondere le narici, apre con Cammino in centro, un medley ricorda i brani scritti per altri (Minuetto, Un'estate fa...) e non mancano le grandi hit: Io nun piango e La mia libertà ("questa canzone contiene nel titolo la parola a me più cara"). Sul finale appaiono Gigi Rizzi (da visitare il suo sito, con reperti audio in stile Dies Irae) e un barcollante Andrea G. Pinketts, annunciati così "Adesso parlerano due amici miei... dovrei stare tranquillo... anche se l'urtima vorta che n'amico mio ha parlato so' finito dentro!... Ah ah ah!".
Comments:
Diderot, sei tremendo: scimmiottare così una delle più belle penne italiane. Parole di Marcello dell'Utri.
Non è che sei figlio di qlc di LC? ;)
Non è che sei figlio di qlc di LC? ;)
I Baustelle sono fantastici.
Non smetteresti mai di ascoltarli e Gomma è il loro pezzo-capolavoro.
ps.
La musica scelta degli air non è male. ;)
Non smetteresti mai di ascoltarli e Gomma è il loro pezzo-capolavoro.
ps.
La musica scelta degli air non è male. ;)
le mie preferite
1. gomma
2. le vacanze dell'83
3. la canzone del riformatorio
4. un romantico a milano
5. la guerra è finita
1. gomma
2. le vacanze dell'83
3. la canzone del riformatorio
4. un romantico a milano
5. la guerra è finita