sabato, maggio 13, 2006

 

L'uso calcistico della giustizia (tratto da ".xls quotidiano" - 10/5/2013)
"Con Luciano Moggi Presidente della Repubblica possiamo considerare conclusa l'epoca delle toghe nerazzure, della supplenza al libero arbitraggio degli arbitri ordinari (...) Sono stati anni difficili: a partire dalla lugubre primavera 2006 dove l'Italia triste e interista e romanista, dunque nostalgica e parassitaria, credette di aver mondato il paese da quei rapporti solidaristici alternati a dimostrazioni di forza che sono in realtà il sale di ogni competizione a questo mondo (...) Costoro ignorano che il calcio è "astuzia, colpo di genio, velocità di esecuzione". Maradona, il più grande campione di tutti i tempi, contro l'Inghilterra durante i mondiali messicani segnò di mano, "la mano di Dio", ma gli aridi razionalisti del tifo che preferiscono agitare le manette al posto delle bandiere questo lo ignorano (...) Si sa, il sapore della sconfitta rende mostri i dirigenti sportivi, i duri e puri del bar sport si scatenano, inseguono l'utopia della "lealtà" ma coltivano l'ipocrisia (...) Non aveva senso chiedersi se Moggi & co. erano innocenti o meno, il calcio non è un gioco innocente né per signorine: si vince o si perde. Far retrocedere con le armi improprie della giustizia squadre legittimate dal tifo democratico è stato un golpe, non il primo in questo anomalo paese. (...) Buon lavoro, Presidente."
Comments:
E' perfetto, poi lo linko

 

Agricola al Ministero della Sanità, ovviamente :-)

 

clap clap clap

 

questa storia dello scandalo calcio è chiaramente un complotto comunista
ora e più che mai bisogna resistere resistere resistere
e rivendicare in alto il nome della libertà:
libertà per i giocatori di scommettere sulle partite come può fare ogni onesto cittadino,
libertà per i procuratori di parlare con i moviolisti e con biscardi suggerendogli i commenti del giornodopo,
libertà per Moggi di chiudere gli arbitri in uno spogliatoio e fargli un cazziatone se avevano travisato il senso della loro libertà.

 

libertà per i tifosi di elargire pedate precise ai culi dirigenziali?
spero di sì..

 

Con Biscardi ministro dell'informazione e il sottosegretario Tosatti, che dà il nome anche alla legge sul riassetto del mercato radiotelevisivo, l'Italia finalmente imbocca la strada di un paese democratico, dove le elite contano per quel che sono, ovvero conventicole di illuministi aridi e moralisti ipocriti. Registriamo però e facciamo nostro un appello umanitario: chiediamo che Massimo Moratti possa usufruire degli arresti domiciliari, da scontare a San Siro, dove potrà rieducarsi guardando la sua Inter continuare a perdere, come ha sempre fatto, ma questa volta ben consapevole di essere stato un coglione.

 

si poteva proporre

 

Se uno nella vita non ha niente di meglio da fare che "tifare" o credere nelle "bontà" di calcio, sport o altro; beh, se lo merita di vedere che soprattutto quello è un territorio di mafie, grandi o piccole, e di inganni alle spalle di tutti gli italiani medi.

Tifosi: razza di coglioni.

 

Bravo Diderot!

 

Posta un commento

<< Home