sabato, aprile 29, 2006
"Un blog è una cosa seria, serve a diffondere globalmente contenuti attendibili e controinformazione, non siamo qui per ridere, lavoriamo noi!"*
Scrive Emma: "Il mio interrogativo esistenziale è questo: Augusto, perché l'hai fatto? Sì, lo so che hai risposto: "Perché per i giornali e le tv sono sempre stato il povero ragazzino rapito 15 anni fa. Ora mi piacerebbe far associare il mio nome a qualcosa di diverso". Va be', adesso sarai "quello che ha vinto il GF6". Felice?" Non so dare una risposta. Però, con l'equilibro psichico ormai compromesso dopo la lettura di Dies Irae, non posso evitare di fare qualche collegamento tra: 1. Il compasso del banner sotto riportato, immagine dalla quale mi dissocio e presa integralmente da questo blog; 2. La proprietà della rete in cui è andato in onda il programma; 3. La presenza, sempre in quella trasmissione, della nazionale italiana di calcio che vinse i mondiali nel 1982, che secondo Oliviero Beha comprò la partita con il Camerun; 4. L'eventualità che Andreotti Giulio diventi Presidente del Senato della Repubblica (col sostegno di Cossiga, tra l'altro) ; 5. L'arresto di Stefano Ricucci ; 6. Qualcosa inerente il Vaticano a scelta.
Aggiornamento: per non parlare di questo.
Aggiornamento: per non parlare di questo.
giovedì, aprile 27, 2006
"Ora, in questo preciso momento, il racconto del complotto è reazionario, perché i macroeventi che inscena non sono verisimili: sono sconfortanti e inducono alla sfiducia nell'esperienza personale e collettiva della realtà, nella possibilità effettiva di mutamento. Nessun incanto emana dalla narrazione del mondo in cui la Cina è pronta a instaurare una nuova Guerra fredda con l'Occidente. Piuttosto, ne deriva sfiducia, un cattivo nichilismo, la sensazione d'impotenza, la percezione che, rispetto al gigantismo di quegli eventi, tu, individuo, non puoi nulla - tranne il piacere di goderti un raccconto , più o meno scontato (lo spettro dell scontatezza è vasto), sul funzionamento automatico del meccanismo-mondo." - Dies Irae
mercoledì, aprile 26, 2006
Stampa rassegnata / 3
Riferendosi a questo episodio, una nota presentatrice televisa scrive nella rubrica che tiene per un noto settimanale: "Mi sembra impossibile che [Enrico Mentana] volesse offender i gay (...) Piuttosto mi sembra uno di quelli che pur di fare una battuta si mettono nei guai". Ricordo che tutte le puntate della straordinaria trasmissione Matrix sono disponibili in rete, in particolare le memorabili stoccate che il grande Mentana ha riservato al Presidente del Consiglio uscente sono rintraciabili a questo link.
Riferendosi a questo episodio, una nota presentatrice televisa scrive nella rubrica che tiene per un noto settimanale: "Mi sembra impossibile che [Enrico Mentana] volesse offender i gay (...) Piuttosto mi sembra uno di quelli che pur di fare una battuta si mettono nei guai". Ricordo che tutte le puntate della straordinaria trasmissione Matrix sono disponibili in rete, in particolare le memorabili stoccate che il grande Mentana ha riservato al Presidente del Consiglio uscente sono rintraciabili a questo link.
Stampa rassegnata / 2
1955, Palazzo Barberini, Ernesto Rossi: "Approverebbero mai i comunisti una legge antitrust (...) riducendo le condizioni di monopolio (...) ?"
2006: Sì
1955, Palazzo Barberini, Ernesto Rossi: "Approverebbero mai i comunisti una legge antitrust (...) riducendo le condizioni di monopolio (...) ?"
2006: Sì
martedì, aprile 25, 2006
Stampa rassegnata / 1
Dall'ultima puntata di Report: "E io non mi vergogno di prendere dei soldi dallo stato per fare questo giornale è chiaro (...) mi vergognerei se fosse un giornale che dà premi"
Dall'ultima puntata di Report: "E io non mi vergogno di prendere dei soldi dallo stato per fare questo giornale è chiaro (...) mi vergognerei se fosse un giornale che dà premi"
venerdì, aprile 21, 2006
"I No Global ne hanno fatta un'altra delle loro, ora stanno cercando consensi per promuovere una iniziativa di integrazione socio-culturale, in conbutta con gli omosessuali con a capo il Parlamentare Finocchio, come satiricamente e con tagliente ironia e' stato definito da Onorevoli Leghisti, apprendiamo anche che i No Global vorrebbero il paese in mano ai talebani o al loro amico Saddamn, qui in redazione abbiamo gia' proceduto a rasare a zero le nostre figlie e a somministrare a loro degli ormoni in modo da avere un tono di voce in maschile, non le faremo toccare da questa gente. Perche' stupirsi? Questi pensieri buonisti tanto 'politically correct' da i No Global ce li attendevamo, se la prendono sempre con chi conta poco o niente. Sono le facce di un umanitarismo peloso che, belle parole a parte, è solo difesa dello status quo. E’ il vertice dell’ipocrisia. Complimenti. Tutto questo non fa altro che ricordarci la pericolosita' di un paese in mano a i No Global. Filosofie terzomondiste che non farebbero altro che condannare il paese a ideologie sconfitte dalla storia in tutto il mondo, ma che evidentemente i No Global non sono ancora stanchi di sostenere. Complimenti."
Mi sono sempre chiesto come venivano scritti gli articoli pubblicati su Libero, sempre così ricchi di spunti di discussione e promotori di liberta' civili e sociali. Per fortuna, grazie ai Ninja Assassini (di Kaos), siamo entrati in possesso del programma ufficiale utilizzato dai redattori per redigere i loro pezzi, e la stima è cresciuta ancora di più. Il generatore di articoli di Libero - Hatingline
(a sinistra una finta - non ci si crede! - prima pagina di Libero ideata da Giuseppe Genna*)
Mi sono sempre chiesto come venivano scritti gli articoli pubblicati su Libero, sempre così ricchi di spunti di discussione e promotori di liberta' civili e sociali. Per fortuna, grazie ai Ninja Assassini (di Kaos), siamo entrati in possesso del programma ufficiale utilizzato dai redattori per redigere i loro pezzi, e la stima è cresciuta ancora di più. Il generatore di articoli di Libero - Hatingline
(a sinistra una finta - non ci si crede! - prima pagina di Libero ideata da Giuseppe Genna*)
martedì, aprile 18, 2006
lunedì, aprile 17, 2006
Il ritardo della Chiesa nell'accettare quanto di positivo le novità della scienza offrono all'umanità
Joseph Ratzinger non usa Firefox.
Joseph Ratzinger non usa Firefox.
venerdì, aprile 14, 2006
Rispetto a certe previsioni di cinque anni fa è andata molto bene.
"Carissimo, con gioia ho ricevuto tue notizie, mi compiaccio tanto nel sapervi a tutti in ottima salute. Lo stesso, grazie a Dio, al momento posso dire di me. Per quanto riguarda quel nome che mi hai fatto, sto cercando di risolvere e di fargli parlare dal nostro comune amico. Adesso saluto e di cuore ti ringrazio che il nostro buon Dio ci guidi a fare opere buone per tutti". - http://pizzini.blogspot.com
martedì, aprile 11, 2006
Ennesimo attacco alla famiglia
Cosa cambierà adesso nel centrodestra? Intanto Bernardo Provenzano è stato catturato.
Cosa cambierà adesso nel centrodestra? Intanto Bernardo Provenzano è stato catturato.
'A da passà ' a nuttata!
lunedì, aprile 10, 2006
§òrç°#|@
sabato, aprile 08, 2006
Il fascismo è un sentimento, ecco perché non morirà mai
"Fa parte del substrato culturale dell'italiano medio l'acquisita coscienza del fascismo italiano come di una dittatura dal volto umano. Certo, c'era la dittatura. Certo, ci fu una politica di espansione imperialistica verso l'Africa e verso i Balcani. Certo ci furono deprecabili episodi di violenza. Ma insomma, niente di paragonabile alla ferocia e agli orrori del nazismo tedesco o giapponese, per dire (...)". Scopro grazie a Simplicissimus "Fascist Legacy", documentario prodotto dalla BBC nel 1989, acquistato dalla Rai ma mai trasmesso, nonostante si legga spesso del successo della Storia in tv, tra il Gianni Bisiac quotidiano e sostanziose madeleine in bianco e nero. Per scaricare il film basta cliccare qua.
"Fa parte del substrato culturale dell'italiano medio l'acquisita coscienza del fascismo italiano come di una dittatura dal volto umano. Certo, c'era la dittatura. Certo, ci fu una politica di espansione imperialistica verso l'Africa e verso i Balcani. Certo ci furono deprecabili episodi di violenza. Ma insomma, niente di paragonabile alla ferocia e agli orrori del nazismo tedesco o giapponese, per dire (...)". Scopro grazie a Simplicissimus "Fascist Legacy", documentario prodotto dalla BBC nel 1989, acquistato dalla Rai ma mai trasmesso, nonostante si legga spesso del successo della Storia in tv, tra il Gianni Bisiac quotidiano e sostanziose madeleine in bianco e nero. Per scaricare il film basta cliccare qua.
«C'era una vorta un Re che dar Palazzo | mannò fora a li popoli st'editto: | "Io sò io, e voi nun zete un cazzo, | sori vassalli buggiaroni, e zitto. || Io fo dritto lo storto e storto er dritto: | pòzzo vé nneve a tutti a un tant'er mazzo: | io, si ve fo impiccà, nun ve strapazzo, ché la vita e la robba Io ve l'affitto. || Chi abbita a sto monno senza er titolo | o de Papa, o de Re, o d'Imperatore, | quello nun pò avé mai voce in capitolo". || Co st'editto annò er boja pe curiero, interroganno tutti in zur tenore; | e arisposeno tutti: "E' vero, è vero"».*
martedì, aprile 04, 2006
La settimana enigmistica di diderot blog/1
Trovate le differenze (se ci riuscite). Tempo: 6 giorni
Trovate le differenze (se ci riuscite). Tempo: 6 giorni
Dies Irae
“Ricordo bene l’episodio che mi costrinse ad abbandonare lo sport perché proprio quel giorno, mentre mi trovavo su un taxi, tutta la città di Varsavia era in strada. Sembrava quasi come se la Polonia avesse vinto i mondiali di calcio. Chiesi al tassista cosa fosse successo e questi mi rispose che era stato eletto il Papa. Cercai di capire il perché di tanta esultanza e lui mi rispose che era stato eletto un Papa polacco. Insistei chiedendogli cosa ci fosse di tanto strano e lui mi disse: ‘Da oggi cambierà tutto’. Quelli erano anni dove si vedevano ancora in giro gli autoblindo, c’era ancora il comunismo, quello vero. Cambierà tutto. Mai parole furono più profetiche. A distanza di quasi 27 anni è veramente mutato tutto e la svolta iniziò proprio quel giorno. Il ministero di Papa Giovanni Paolo II, negli anni, ha difatto avvicinato l’Europa comunista alla nostra Europa. E’ per questo che mi è facile ricordare la circostanza che mi costrinse a lasciare l’attività sportiva”*. [No, non è un personaggio del Genna.]