lunedì, marzo 20, 2006

 

Conoscere per deliberare ("si son presi anche il blog di diderot")
A dispetto di quel che da tempo attestano, unanimi, i sondaggi, il risultato delle elezioni che si terranno il 9 e 10 aprile appare ancora quantomai incerto. È questo un buon motivo perché chi scrive spieghi ai lettori in modo chiaro e senza giri di parole perché questo blog auspica un esito favorevole ad una delle due parti in competizione: il centrosinistra.
Un auspicio, sia detto in modo altrettanto chiaro, che non impegna l’intero corpo dei commentatori di questo blog e che farà nelle prossime due settimane da cornice ad un modo di dare e approfondire le notizie politiche quanto più possibile obiettivo e imparziale, nel solco di una tradizione che compie proprio in questi giorni nove mesi.
La nostra decisione di dichiarare pubblicamente una propensione di voto (cosa che abbiamo peraltro già fatto e da tempo in occasione delle elezioni politiche) è riconducibile a più di una motivazione. Innanzitutto il giudizio sull’esito deludente, anche se per colpe non tutte imputabili all’esecutivo, del quinquennio berlusconiano: il governo ha dato l’impressione di essersi dedicato più alla soluzione delle proprie controversie interne e di aver badato più alle sorti personali del presidente del Consiglio che non a quelle del Paese. In secondo luogo riterremmo nefasto, per ragioni che abbiamo già espresso più volte, che dalle urne uscisse un risultato di pareggio con il corollario di grandi coalizioni o di soluzioni consimili; e pensiamo altresì che l’alternanza a Palazzo Chigi - già sperimentata nel 1996 e nel 2001 - faccia bene al nostro sistema politico. Per terzo, siamo convinti che la coalizione costruita da Romano Prodi abbia i titoli atti a governare al meglio per i prossimi cinque anni anche per il modo con il quale in questa campagna elettorale Prodi stesso ha affrontato le numerose contraddizioni interne al proprio schieramento.
Merito, questo, oltreché di Romano Prodi, di altre quattro o cinque personalità del centrosinistra. Il leader della Margherita Francesco Rutelli, che ha saputo trasformare una formazione di ex dc e gruppi vari di provenienza laica e centrista in un moderno partito liberaldemocratico nel quale la presenza cattolicaè tutelata in un contesto di scelte coraggiose nel campo della politica economica e internazionale. Piero Fassino, l’uomo che più si è speso per traghettare, mantenendo unito e forte il suo partito, la tradizione postcomunista nel campo dominato dai valori di cui sopra. I radicalsocialisti Marco Pannella e Enrico Boselli che con il loro mix di laicismo temperato e istanze liberali rappresentano la novità più rilevante di questa campagna elettorale. Fausto Bertinotti, il quale per tempo ha fatto approdare i suoi alle sponde della nonviolenza e ha impegnato la propria parte politica in una nitida scelta al tempo della battaglia sulle scalate bancarie (ed editoriali) del 2005.
Noi speriamo altresì che centrosinistra e centrodestra continuino ad esistere anche dopo il 10 aprile. E ci sembra che una crescita nel centrodestra dei partiti guidati da Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini possa aiutare quel campo e l’intero sistema ad evolversi in vista di un futuro nel quale gli elettori abbiano l’opportunità di deporre la scheda senza vivere il loro gesto come imposto da nessun’altra motivazione che non sia quella di scegliere chi è più adatto, in quel dato momento storico, a governare. Che è poi la cosa più propria di una democrazia davvero normale.
Comments:
firmo aggiungendo una clausola. Se vince la sinistra (che appunto voterò, magari di sguincio) invito a fare quello che farò io dopo il 9 aprile: trasformare il blog in un "Hitlerìen Blöggen" apocalittico e neonazi.

 

Ho una vaga sensazione di dejavu ( devo smetterla di bere idraulico liquido)

 

Mi sembra di aver già letto altrove queste cose ;-)

 

rosa nel pugno?mah....

 

Sei veramente arrivato alla frutta, posso anche capire la tua passione sfrenata per la Rosa nel Pugno, ma ricopiare l'editoriale di Paolo Mieli è una delle più grandi cazzatec che abbia visto su Internet negli ultimi 10 anni.

 

max, se non te lo dicevo non te ne accorgevi...

 

la verità è che il 92 per cento dei blogger è di sinistra, per non parlare del patto di sindacato di splinder e blogspot, vergognosamente schierati con il male. Ma dal 10 aprile faremo i conti

 

sono d'accordo.

 

diderot si è ammalato di paolomielite, doveva vaccinarsi da piccolo.

blogspot è un coacervo di gente di sinistra, ecco perché sta funzionando col c**o, ci stanno sabotando.

 

domani puntata speciale di "correva l'anno": "massimo - le carte segrete", il passato fascista di un blogger insospettabile fa emergere interrogativi inquietanti sulla storia repubblicana.

 

credere, obbedire, bloggare.
l'aratro traccia il solco, il blog lo difende.
noi bloggeremo dritto.
molti blogger, molto onore.
la rosa nel pugno, un blog sul grugno.

mi prendo la responsabilità storica e politica delle porcate che ho scritto
firmato: massimo

 

Leggi il post e dici ok:ha ripubblicato il "famigerato" editoriale di Mieli.Leggi i commenti e rimani un po' basito...

 

Sottoscrivo.
Anch'io spero che in Italia torni un vero centrodestra con cui confrontarsi sui problemi. Purtroppo Berlusconi ha dominato il dibattito politico di questi ultimi anni. Soltanto una sua uscita di scena consentirebbe un approccio diverso... ma temo che Berlusconi non si ritirerà in buon'ordine, a prescindere da un'eventuale sconfitta.

 

bravo! bartolomiao bravo! sei proprio bbravo! te l'ho già detto che sei bravo? bravo!

baciamo le mani a diderot che è democrvatico e i commenti non li cancella.

 

sono costretto a rettificare: la percentuale dei blogger di sinistra era stata decisamente sovrastimata, me ne spiaccio

 

Invece Undine ha ragione: un centrodestra serio sarebbe una cosa buona per tutti. Qui non è questione di destra o sinistra. Berlusconi ha governato in maniera indegna e, colpa ancor più grave, ha avvelenato il paese.
Se lui se ne va, la politica fa un salto di qualità.

 

>> Ed invece il salto di qualità lo facciamo con Pecoraro Scanio, i No-Global, disobeddienti, incappucciati, incazzati, terzomondisti, violenti ed agitatori che Prodi si porterà al Governo, visto che quelli sono tutti elettori di Bertinotti, Diliberto & Pecoraro Scanio?


sì.

 

Sono assolutamente tranquillo, Bartolo.
Ah, puoi darmi del 'tu'.

 

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