domenica, novembre 13, 2005

 

La malavita
Serge Gainsbourg, Luciano Bianciardi, Eugenio Montale, Marco Lodoli (!), Umberto Lenzi, Antonio Pietrangeli: in quale testo è possibile trovare insieme questi nomi se non in una recensione dell'ultimo disco dei Baustelle? Tali e tanti e così disparati sono i riferimenti de La Malavita, album irresistibile e malsano, che cattura subito e resiste ai numerosi ascolti. Di sicuro qualcosa che rimarrà.
Comments:
ho letto anche l'elenco dei film, io e te siamo gemelli credo.
:)
la malavita è strepitoso, non meno dei precedenti, forse un po' di più.
I baustelle sono molto bravi, come avrai letto da me li ho visti live il 4.
un portento.

 

bravo..e poi fa sapere...che ci tengo ai bau:))
tra i loro pezzi dei vecchi album consiglio:
le vacanze dell'83
gomma
la canzone del riformatorio
noi bambine non abbiamo scelta
la canzone del parcoarriva lo ye ye
cin cin
reclame
arrivederci
beethoven o chopin?
en
la canzone di alain delon

e tutto il resto:))

 

E' il primo disco dei Baustelle che mi convince per intero, ed in effetti lo ascolto più volte al giorno da una settimana circa.
Mi ritrovo sempre più spesso a canticchiare "tutto e niente l'essere eeeee', sotto ils sole colpevoleeee" :D

 

li ho scoperti solo ora e devo dire che anche il primo disco mi è sembrato di ottimo livello, sopratuttto "la canzone del riformatorio".

 

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