lunedì, ottobre 31, 2005

 

It's so cold in Alaska
Qual è il verso più triste mai scritto in una canzone? Difficile scegliere, anche una sola canzone, non un album, però: Berlin di Lou Reed, che si chiude proprio con una Sad song, non meno straziante degli altri brani, è un abisso di dolore senza eguali nella storia del rock. Tutt'altro genere rispetto al fortunato Transformer ("Feci quello che la gente si aspettava da me, come ho già detto volevo diventare celebre per poter essere il più grande stronzo in circolazione e sono riuscito anche a ispirare dei grossissimi stronzi, perché la mia merda è molto meglio dei diamanti degli altri"), Berlin è commercialmente un insuccesso e viene stroncato dalla critica arrivando a irritare perfino Lester Bangs. Un vero concept album, dieci brani che scandiscono una storia, quella di Jim e Caroline, nella quale è possibile intravedere qualche elemento autobiografico: uno scavo nell'anima paragonabile solo a un film di Jean Eustache.
Comments:
Gran disco Berlin. Uno dei miei 100 da portare sull'isola. Sad Song è meravigliosamente straziante.

 

Sarò banale, però per me la canzone di più straziante di sempre è Song to the Siren di Buckley. E anche vedrai vedrai di Tenco non se la cava male..

 

Infatti pensavo anche a Tenco, a Nick Drake, a un certo Waits ai Joy Division...

 

Credo che Berlin sia un gran disco...ma sono anche d'accordo con darkripper su Buckley...troppo accondiscendente con tutti?

 

Mi pare che, almeno nel secondo Novecento, nessuno si avvicini al pathos straziante e veridico di Ne me quitte pas (giusto un balùba come Verdone poteva farne strame, in uno fra i suoi film peggiori, oltretutto)

 

Non lo so, credo che dipenda anche dal contesto in cui lo "impari", un album.
A lume di naso, credo che Nick Drake abbia sparso molte frasi qui e là, c'è molta tristezza nel primo Cohen, ma confermo che "Berlin" è un album bellissimo, prima ancora incompreso che sottostimato: insieme a "Coney Island baby" tra i miei imperdibili.
Saluti

 

Oddio, mi sono dimenticato di Llorando cantata da Rebecca Del Rio in Mullholland Drive..

 

First we take Manhattan, then we take Berlin (altro verso di malinconìa inenarrabile, nevvero)

 

e va bene, allora ci mettiamo Jennifer Warnes che canta Leonard Cohen
e Jacques Brel che canta Le port d'Amsterdam e poi siete tutti invitati da me, sul terrazzino di casa mia,
a guardarci un dvd con aperitivi di acqua naturale, fette biscottate e crackers non salati in superficie;
scherzo
approvo tutti i precedenti e anzi, rilancio e butto sul piatto la colonna sonora di "Tutto su mia madre"
;-)
GTesen

 

Tra quelle che avete detto scelgo Tenco (anche perché molte non le conosco). Ma aggiungo: perché non si fa mai la gara del verso più gioioso? Propongo questo: "La tua voce come il coro delle sirene di Ulisse m'incatena / Ed è bellissimo perdersi in questo incantesimo".

 

"e mai poter bere alla coppa d'un fiato ma a piccoli sorsi interrotti": questo di de andrè (da "un malato di cuore", in "non al denaro non all'amore nè al cielo"), scelto da azioneparallela, è quello che condivido di più. di jacques brel come non ricordare "le plat pays"? bello il quesito sui versi gioiosi, al momento non me ne viene in mente uno migliore di questo da "il sentimento nuevo".

 

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